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Opus incertum, l'arte contemporanea e Leonardo Da Vinci.


Una possibile sintesi di intuizione poetica e metodo analitico

nel segno della lezione di Leonardo:

il Festival Cristallino riparte mettendo al centro della sua riflessione

lo statuto dell’opera d’arte contemporanea.



Paul Valéry ragionando sul metodo di Da Vinci notava come i suoi concetti fossero la prosecuzione, attraverso l’immaginazione, dei fenomeni osservati. La chiave del suo genio stava insomma in questa felice sintesi di scienza e arte, spirito analitico e intuizione poetica, decretando un connubio assoluto tra i campi dello scibile: ogni dato di realtà conteso tra la sua evidenza sensibile e il suo doppio metaforico.


L’ottava edizione del Festival Cristallino vuole mettere in gioco proprio questi aspetti, questo possibile innesto di disciplina empirica e intuito analogico. Con un’attenzione particolare verso tutto quel processo (fatto di appunti, correzioni, verifiche, ampliamenti e ripensamenti) che porta alla costruzione di un’opera, di un’idea – teorica, visuale o materica che sia.


Gli incontri del circuito Cristallino In-studio e la mostra Opus Incertum seguiranno a un tempo questa traccia: saranno intesi a esplorare le dinamiche interstiziali, le diverse fasi, l’esercizio fattivo che precede l’opera, testimoniandone il percorso – o, se si vuole, la sua strutturale (e interminabile) esitazione.



Una immagine della mostra


Abbiamo invitato dodici artisti a presentarci qualcosa che fosse l’esatta descrizione di un tragitto esperienziale, qualcosa atto a descrivere la genesi di un’opera, dal momento della sua elaborazione su carte e taccuini fino al primo abbozzo tridimensionale, nella forma di un prototipo o maquette.


Questa mostra raccoglie gli esiti di questa ricerca, nel tentativo di dare rilievo agli aspetti meno convenzionali del lavoro artistico.

L'osservatore si troverà infatti a stretto contatto con tutto quel cantiere che accompagna la realizzazione, compiuta o mancata, di un progetto. A fargli da guida saranno i quaderni degli artisti, dove trovano spazio annotazioni, pensieri, disegni – in sostanza tutta quella narrazione concettuale e sensoriale che anticipa la definizione di un manufatto. Questa officina preparatoria troverà simultaneamente il suo duplicato iconico in una serie di prototipi, esposti come corrispettivo tangibile del laboratorio discorsivo abbozzato dai quaderni.


Il tutto all'insegna di una riflessione sul concetto di "operari" e sull'assunto leonardesco dell'opera come "cosa mentale", ipotesi, questa, destinata a mettere in discussione lo statuto stesso dell’opera d’arte, compresa la sua storica e circostanziata effettività.



I taccuini degli artisti

 


Festival Cristallino

7 settembre - 14 novembre 2019

OPUS INCERTUM

a cura di Roberta Bertozzi

CORTE ZAVATTINI 31 _ Cesena



OPERE E TACCUINI DI

CLAUDIO BALLESTRACCI

MAURO BENZI

JACOPO CASADEI

PAOLO CAVINATO

GIULIA MARCHI

ILARIA MARGUTTI

ROBERTO PACI DALÓ

LUCA PIOVACCARI

ANTON ROCA

GIOVANNA SARTI

GRAZIANO SPINOSI

ERICH TURRONI

 

Inaugurazione sabato 7 settembre 2019

H 20.30

Vernissage

H 22.00

Performance

LEZIONI DI STORIA SOSPESA

Un progetto di The Faccions + Carloni&Franceschetti

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